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Come vestire un neonato: la termoregolazione

Come vestire un neonato

Cara mamma,

se ogni volta che stai per uscire di casa ti chiedi: “Ma avrò vestito abbastanza il mio bambino?” oppure “Avrò vestito troppo il mio piccolo?” ti consolo: ce lo siamo chieste tutte.

Infatti, il suo meccanismo di termoregolazione non funziona proprio come quello di noi adulti: oggi con questo articolo affronteremo insieme questo argomento, per toglierci ogni dubbio a riguardo.

Prima di darti dei consigli su come vestire un neonato, però, abbiamo pensato di darti qualche nozione un po’ più scientifica, per farti capire meglio perchè si dovrebbe fare in questo modo.

Pronta a scoprirlo? Iniziamo!

Come si scaldano i neonati in caso di freddo?

Prima di rispondere a questa domanda, voglio spiegarti come avviene la dispersione di calore nei bambini così piccoli.

Dato che la loro testa è molto grande rispetto al corpo, il calore fuoriesce proprio da quella che, tra le altre motivazioni, è anche meno protetta dal grasso cutaneo, quindi meno isolata.

Come dicevamo qualche riga più su, il meccanismo non funziona come quello di noi adulti: infatti il neonato non è provvisto del “brivido”, uno strumento di emergenza che scalda il corpo quando viene esposto a temperature basse.

E allora come si scaldano i bambini?

Lo fanno grazie ad un tessuto speciale: il grasso bruno.

Il grasso bruno, posto attorno ai reni, fra le scapole, sull’inguine e sotto le ascelle, viene “bruciato” immediatamente dal neonato quando si trova in un luogo freddo, producendo, così, calore.

Quindi, come vestire un neonato?

Abbiamo appena visto che un bambino non prova freddo allo stesso modo di un adulto ed è “equipaggiato” di un meccanismo di emergenza probabilmente anche molto più efficace del nostro. Detto questo, possiamo scegliere come vestire il nostro piccolo secondo il nostro criterio da adulti? No!

Come si può scegliere?

Innanzitutto, come dico sempre, devi prediligere i tessuti naturali rispetto a quelli artificiali. Perchè?

Perchè la pelle del tuo bambino è molto sensibile e ha bisogno di stare a contatto con materiali di qualità e, soprattutto, traspiranti sulla sua pelle. Inoltre, per la pratica dello “Skin to Skin” fra mamma e bimbo, è essenziale che non ci siano barriere artificiali, rappresentate da tessuti come il poliestere, che non farebbero mai passare il calore fra i due corpi.

I tessuti che sono più adatti al contatto con la pelle del tuo piccolo sono la lana e il cotone.

Morbidi e traspiranti, garantiscono una termoregolazione perfetta da parte del tuo bambino, che non suderà e non proverà nemmeno troppo freddo.

Per quanto riguarda il numero di “strati”, invece, ti dirò solo una cosa: non farlo diventare un “omino Michelin”, ma non trascurare nemmeno troppo il freddo, scegli il “giusto compromesso“.

La Termoregolazione: uno strumento spettacolare

Giacca in lana per bambini WearMe

Dopo aver visto come vestire un neonato, passiamo ad un tema che non potevamo non trattare: quello della termoregolazione.

Ma che cosa si intende di preciso per termoregolazione?

Con questo termine si definisce quel meccanismo di regolazione della temperatura che ognuno di noi ha, sin dai primi giorni di vita.

Come abbiamo visto, il neonato si protegge dal freddo tramite lo smaltimento del grasso bruno, di cui è dotato sin dalla nascita.

Più difficile per lui, però, è l’abbassamento della temperatura in caso di febbre: per questo motivo si consiglia la pratica dello “Skin to Skin” fra mamma e bambino, che aiuta a diminuire la temperatura.

Per iniziare questa pratica ti veniamo in aiuto con uno strumento fantastico, non riuscirai a farne a meno: la fascia per portare.

Dai un’occhiata alla nostra sezione dedicata alla fascia porta bebè!

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