Il rigurgito nei neonati è una cosa davvero molto comune: spesso viene nominato nelle chiacchierate fra mamme di bambini molto piccoli.
Dopo una certa, però, inizia a diventare fastidioso, soprattutto se avviene con maggiore frequenza: come fare per calmarlo o per eliminarlo totalmente? Vediamolo ora insieme!
Perché i neonati rigurgitano?
Il rigurgito dei neonati è causato dalla risalita naturale del cibo dallo stomaco, causata dall’immaturità del Cardias, la valvola adibita a tenere chiusa l’apertura dello stomaco dopo il passaggio del cibo.
Nella maggior parte dei casi il rigurgito del neonato è costituito da piccole quantità di liquido trasparente, rappresentato da latte materno misto a saliva.
Questo si può verificare a pochi minuti di distanza dalla fine della poppata, ma anche dopo una o due ore: in questo caso il rigurgito sarà più biancastro e con una consistenza simile alla ricotta, poiché il latte è sarà già stato parzialmente digerito.
Rigurgito neonato: quando iniziare a preoccuparsi?
Come abbiamo già detto, il rigurgito del neonato è una cosa molto frequente, soprattutto fra la quinta e l’ottava settimana di vita.
Quando, però, è il caso di iniziare a preoccuparsi? Ci sono delle “spie d’allarme” che dovrebbero accendersi nella testa di noi genitori in questi casi:
- tasso di crescita molto basso o perdita di peso
- presenza di tracce di sangue o vomito verdastro o “a getto”
- irritabilità eccessiva del bambino
- rifiuto volontario del cibo o vomito
Se il bambino rigurgita tanto ma non presenta questi sintomi, non ci si deve preoccupare particolarmente, solo tenere sotto sorveglianza i quattro punti appena elencati.
Dal caso presentasse, invece, i sintomi, si potrebbe trattare di malattia da reflusso gastroesofageo.
Come si cura il reflusso gastroesofageo?
La prima cosa da tenere in considerazione quando un neonato soffre di rigurgiti frequenti e di reflusso gastroesofageo è proprio la sua posizione mentre mangia.
È importante che sia posto nel modo corretto, sia se allattato, sia se alimentato con latte artificiale.
Se il bambino viene allattato si raccomanda di tenere la testa un po’ più in alto, facendogli formare con il resto del corpo un angolo di 45°. In questo modo mangerà meno voracemente e la valvola del Cardias sarà aiutata dall’effetto della gravità.
Se, invece, viene alimentato con il biberon, le linee guida raccomandano di non riempirlo troppo, per evitare che beva in fretta.
Dopo la “poppata” l’ideale è tenere il bambino in posizione eretta, per evitare a priori il reflusso e il rigurgito.
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