Edit Content

Fasce Porta Bebè

Scopri di più

Marsupi Ergonomici

Ribody: il body che si allunga

Il cordone ombelicale: un “filo” importantissimo

Il cordone ombelicale

Lo sai quanto tempo passa tra la nascita di un bambino e il momento in cui viene tagliato il cordone ombelicale? Solo pochi minuti: il “filo” naturale che lega la mamma al neonato viene reciso e inizia l’avventura del piccolo nel mondo. Questa operazione di routine, che sembra così di poco conto, in realtà, nella vita del bambino ha un ruolo fondamentale. Perché, in un modo che scopriremo insieme, definisce un nuovo rapporto con la mamma.

Il cordone ombelicale, o funicolo ombelicale, infatti, fisiologicamente permette di nutrire e fornire ossigeno al neonato durante i nove mesi di gravidanza. Misura circa 55 cm e collega la placenta, dove il sangue materno raccoglie le sostanze necessarie allo sviluppo e alla crescita del bambino, e l’embrione. Dopo essere stato tagliato, viene bloccato e, successivamente, cade naturalmente.

Cosa succede al cordone ombelicale dopo il parto?

Il clampaggio, ovvero il blocco del cordone con la pinza chirurgica, può essere posticipato, così da favorire il completo apporto di sangue al bambino. È una pratica che permette un passaggio più fisiologico e dolce dal pancione materno alla realtà esterna. Il cordone ombelicale, poi, viene espulso dal corpo della mamma insieme alla placenta.

Dopo circa 7-10 giorni dal parto, il cordone ombelicale cade spontaneamente – lo si può ritrovare nel pannolino – e si crea la cicatrice. Non è necessario disinfettarlo dopo il taglio, ma è importante monitorare l’igiene e tenerlo asciutto, perché rischia di infettarsi.

Il contatto mamma-figlio, inoltre, aiuta a prevenire eventuali infezioni dell’ombelico. Esso, infatti, favorisce lo sviluppo immunitario che protegge il neonato da complicazioni.

Il cordone ombelicale, quindi, è molto di più che un mezzo di sostentamento: nasconde in sé un significato molto più profondo.

Taglio del cordone ombelicale: la prima separazione

Il cordone ombelicale crea un legame indissolubile con la fonte del nutrimento, la mamma. Questa connessione fisiologica tra madre e figlio è parte del nostro DNA: ci ha permesso, infatti, di venire al mondo. Nel pancione, grazie a questa connessione fisica, il bambino si sente al sicuro e protetto, perché non è mai solo.

Il taglio del cordone ombelicale rappresenta, quindi, un distacco dall’ambiente sicuro del grembo materno. Questo legame così importante viene spezzato dopo pochi minuti dalla nascita: è il primo momento di separazione che sperimentiamo nelle nostre vite. Veniamo subito allontanati dall’unica realtà che conosciamo fino a quel momento, la mamma, attraverso la quale abbiamo iniziato a sperimentare il mondo esterno.

Quando le nostre sicurezze vengono meno, abbiamo istintivamente paura. Il neonato vive la stessa emozione e, per sopravvivere, inizia a cercare qualcuno che si possa prendere cura di lui. Un istinto che accompagna ognuno di noi durante tutta la nostra vita.

Il cordone ombelicale: il legame speciale con la mamma

La madre, quindi, rappresenta per il figlio non solo una figura di nutrimento, ma anche rifugio, protezione e accudimento. Durante la gravidanza, il neonato vive in costante connessione con lei: il battito del cuore della mamma scandisce le sue giornate. Attraverso il suo corpo e le sue sensazioni percepisce il mondo esterno e inizia a vivere le prime emozioni della vita attraverso le sue.

Al momento della nascita, il cordone ombelicale, che rappresenta questa simbiosi, viene tagliato e, così, viene meno la protezione materna. Da questo momento inizia l’istintiva e fisiologica ricerca del neonato, ma anche del bambino, ragazzo e adulto, di quella connessione persa. Questa ricerca di sicurezza e protezione nella figura materna, infatti, lo accompagnerà in tutto l’arco della sua vita. E la risposta che riceverà influenzerà il suo essere adulto.

John Bowlby e la teoria dell’attaccamento

Alla fine degli anni ’40 molte donne entrarono nel mondo del lavoro, allontanandosi più precocemente, rispetto al passato, dai figli. Contemporaneamente si diffusero nuove teorie educative, come la “teoria del vizio”: per crescere adulti sani ed autonomi bisognava tenere in braccio i bambini il meno possibile e lasciarli piangere.

Leggi il nostro articolo sulla teoria del vizio.

Negli anni ‘60, però, John Bowlby, medico e psicoanalista britannico, introdusse la “teoria dell’attaccamento” dimostrando l’importanza vitale del contatto tra madre e figlio. Intuì che l’attaccamento, che è alla base del babywearing, ha un ruolo fondamentale nelle nostre relazioni. Si focalizzò sulla risposta della madre al bisogno di contatto del figlio nei primi 3 anni e dimostrò che questa influenza il loro rapporto, durante l’infanzia e in tutte le relazioni future.

Provò che la nostra personalità è determinata dall’attaccamento alla figura materna – o un suo sostituto – sviluppato nell’infanzia. Dalla qualità di questo legame, rappresentato dal cordone ombelicale, dipende il nostro essere adulti.

Essere adulto alla ricerca del… cordone ombelicale!

L’avventura di crescere e diventare adulti non è altro, quindi, che la ricerca di riconnettere il cordone ombelicale tagliato. O per meglio dire, recuperare il legame con la prima figura di accudimento a cui siamo istintivamente legati dalla nascita, la mamma. Questa necessità si esprime nel bisogno di contatto che ci accompagna sin da piccoli e che, se soddisfatto nell’infanzia, ci rende adulti equilibrati e consapevoli.

Cari mamma e papà, tranquilli: non esiste il manuale del genitore perfetto. Spesso non sappiamo cosa fare e ci affidiamo a consigli esterni, a volte errati. Essere consapevoli di questa dinamica, però, vi permette di agire più coscientemente e instaurare un rapporto migliore con il vostro bimbo.
Lo ha provato sulla sua pelle Virginia Scirè, CEO e Founder di WearMe, che racconta la sua esperienza nello speech “Adulti fuori trama” al TEDxCastelfrancoVeneto.

Se, come genitore, cerchi un aiuto concreto, l’Academy di WearMe nasce proprio per aiutare mamme e papà alla ricerca di un supporto esperto e professionale, in modo totalmente gratuito.

Facebook
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp

Iscriviti alla newsletter e ricevi subito il 5% di SCONTO

E-Commerce Wear ME
Babywearing e Tessuti naturali
Entra nella WearMe Academy