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Allattare in pubblico: i nostri consigli per farlo serenamente

Allattare in pubblico

Allattare in pubblico è ancora oggi, purtroppo, un tabù: tantissime sono le neomamme a cui, in determinati ambienti, viene chiesto di spostarsi per allattare. Ristoranti, luoghi di lavoro, uffici pubblici, ma anche in casa di parenti o amici, una donna che nutre il proprio figlio fa ancora scalpore. Questo atteggiamento può mettere a disagio la mamma, soprattutto se al primo figlio, che si sente impreparata nel rispondere a commenti o suggerimenti non richiesti.

Gli sguardi indiscreti di chi non è abituato a vedere pubblicamente una funzione biologica come l’allattamento sono un misto tra curiosità e sdegno. Cara mamma, sappiamo quanto questo possa metterti in difficoltà: ecco perché, con l’aiuto di una professionista, vogliamo darti qualche dritta per allattare in pubblico serenamente.

Ricordati: l’allattamento in pubblico è un tuo diritto sancito per legge e nessun esercente né passante può costringerti a spostarti o coprirti. A meno che non lo voglia tu!

L’allattamento al seno in pubblico: perché fa paura?

Casi di mamme a cui viene richiesto di allontanarsi perché allattavano in luogo pubblico sono stati al centro di molte storie di cronaca. Questi episodi sono spesso sintomo di una visione distorta dell’allattamento.

Uno dei retaggi principali è la convinzione che questo sia legato a orari fissi, concezione che nasce negli anni ‘70. Il boom del latte in polvere, infatti, ha cambiato il modo in cui i neonati vengono nutriti, prediligendo un approccio più “matematico” e meno fisiologico. La fame del bambino, però, può manifestarsi ovunque e in qualsiasi momento: allattare in pubblico spesso è l’unica soluzione per rispondere al suo bisogno. 

In questo senso, anche il mondo del lavoro non tiene in considerazione le necessità del bambino, mettendo in difficoltà e a disagio le lavoratrici. Dal punto di vista culturale, poi, c’è una mancata rappresentazione della donna che allatta al seno. Sono molto più frequenti, invece, raffigurazioni del biberon!

Allattare in pubblico: i consigli dell’esperta

Per rispondere a tutti i tuoi dubbi, abbiamo coinvolto la dottoressa Giulia Simioni, Ostetrica e Arvigo® Practitioner. Laureata nel 2012 in Ostetricia presso l’Università di Padova, si occupa di assistenza alla gravidanza, post parto, allattamento, cura delle cicatrici. Ma non solo: è specializzata in salute femminile, problemi legati al ciclo mestruale, ricerca di gravidanza, educazione alla sessualità.

Incontra ogni giorno mamme che vivono l’allattamento in pubblico con disagio, perché si sentono addosso il giudizio di chi le circonda. Nel tempo ha imparato che spesso le mamme non si sentono libere di vivere questa funzione biologica necessaria per la sopravvivenza del bambino. Un gesto che oggi viene considerato quasi straordinario, fuori dal comune, quando fino a 50 anni fa era assolutamente socialmente accolto.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Simioni qual è il primo consiglio che dà alle neomamme: “Sentiti libera di nutrire tuo figlio come desideri tu!”.

“Mi vergogno ad allattare davanti agli altri!”

Una delle emozioni che le neomamme provano ad allattare in pubblico è la vergogna, come se si sentissero in difetto a farlo. Ma così non dovrebbe essere! Ci racconta la dottoressa Simioni:

“Mi preme sottolineare che l’aspetto fondamentale è che la mamma si senta libera di nutrire suo figlio nel contesto che sente più giusto per lei.

Un conto è se si sente a suo agio coperta, in un angolo tranquillo del bar: esercita una scelta. Un altro è se finisce rintanata, costretta dagli sguardi indiscreti e curiosi, che potrebbe sentire addirittura inopportuni, o dai commenti infastidi di altri adulti.

In quest’ultimo caso, il mio invito è di concentrarsi sull’azione che sta facendo, sul suo diritto e quello del bambino di vivere il momento della poppata dove vogliono e quando vogliono.”

Se, invece, per te è ancora difficile applicare questo approccio, ecco qualche altra dritta che può esserti d’aiuto!

3 consigli per allattare in pubblico serenamente

maglie-allattamento-invernali
  1. Rassicura te stessa: hai diritto di allattare dove vuoi. È una tua scelta che riguarda la cura di tuo figlio, per questo va rispettata e non ghettizzata. È un importante lavoro da fare su te stessa, ma che cambierà il tuo modo di vedere le cose!
  2. Sfrutta le mussole, comode e pratiche per la cura e l’igiene del neonato, tornano molto utili anche in questo caso. Puoi usarle a mo’ di “tendina” per coprire il seno esposto e il bambino attaccato.
  3. Indossa abbigliamento adatto all’allattamento che permetta di scoprire agevolmente il seno: così ti proteggerai dagli sguardi indiscreti e starai al caldo, soprattutto in inverno.

In Italia, poi, esiste il progetto Babypitstop, promosso da Unicef in collaborazione con enti pubblici e privati, che segnala luoghi attrezzati dove per prenderti cura del tuo bebè. Poltrone per allattare, fasciatoi, scaldabiberon: puoi informarti nel tuo territorio per trovare il più vicino a te!

Abbigliamento per allattare in pubblico: da dove partire?

L’abbigliamento deve essere necessariamente pratico e permetterti di spogliarti e rivestirti con facilità, a maggior ragione se devi allattare in pubblico.

Se tieni in considerazione l’effettivo utilizzo, però, acquistare nuovi capi per l’allattamento non è molto conveniente, visto il periodo limitato. Esistono linee di abbigliamento disegnate appositamente per essere indossate in gravidanza e post, in modo da ammortizzare la spesa nel tempo ed evitare inutili sprechi! “E se devo allattare in inverno?” Nessun problema, leggi qui i nostri consigli!

Ecco le caratteristiche da tenere in considerazione per scegliere il miglior abbigliamento per allattare:

  1. Design confortevole: sì a modelli semplici con scollo a V, comodo per scoprire il seno con facilità.
  2. Tessuto elastico, che non si sformi: così puoi riutilizzare il capo anche dopo aver smesso di allattare.
  3. Fibre naturali, anche per le mussole: ricorda che i vestiti entrano in contatto con parti del corpo molto delicate!

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